Responsabilità per prassi scorrette nell’attività lavorativa
Cassazione, sez. IV pen., 18.05.2021, n. 19560 (ud. 15.01.2021)
(rif.norm: artt. 18-71d.lgs n.81/2008)
Un operaio si era infortunato in quanto, mentre era impegnato ad agganciare le catene della gru a ponte, su alcuni fasci tondi della misura di 70 mm. e del peso di 2500 Kg., posizionati a circa 50 cm da terra sopra altro materiale, al fine di posizionarli all’interno di appositi bancali saliva sulla catasta di materiale ferroso, metteva in leggero tiro le catene provocando lo spostamento dei tondo, che lo investiva alla gamba sinistra posizionata tra due fasci. Si era accertato che non si era trattato di un comportamento episodico, dovuto ad una improvvisa scelta del lavoratore, ma che nell’esercizio dell’attività lavorativa si era instaurata, nel senso sopraindicato, una prassi contra legem, foriera di pericoli per gli addetti, con la tolleranza o col consenso del datore di lavoro, venuto meno ai doveri di predisposizione delle opportune misure di sicurezza e di sorveglianza in relazione alla pericolosa prassi operativa descritta. Per questo si è ritenuto a lui ascrivibile il reato di lesioni colpose aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche.
Il testo integrale della sentenza è consultabile cliccando sul seguente link.